Lux et Tenebrae » The Rise of Madness

Niente di meglio della passeggiata per digerire!

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view post Posted on 29/7/2012, 22:40
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Esra Moore ✓

Mutante | 26 anni | Neutrale | Scheduzza

Ad Esra non piaceva poi molto uscire.
L'aria aperta, così come almeno un milione di altre cose che coinvolgessero l'atto della deambulazione sotto agli occhi curiosi dei milioni di abitanti di Greymouth, o gli dava la nausea o lo stordiva. Era solito passare il suo tempo in casa, almeno durante le ore di sole, e anche quando per puro caso veniva costretto dall'oscura combinazione "frigo vuoto + fame da lupi/sete di un beduino nel deserto = necessità di andare al supermercato" a mettere il naso fuori dalla porta del suo condominio, non lo faceva se non sul tardi, assicurandosi che quelli che erano in giro non fossero né in troppi, né troppo chiassosi.
Se ora, poi, aveva accettato di uscire era stato solo perché era sera e Jey lo aveva praticamente obbligato a seguirlo al parco di Jellystone.
Altro posto che non gli piaceva poi molto, se volete saperlo.
Le persone parevano non farci caso, ma lui aveva notato che i parchi, almeno nell'ultimo millennio, non erano puoi placidi luoghi in cui è piacevoli fare una passeggiata con l'innamorato. No. Ormai la cosa è ben diversa. Se hai la malsana idea di passare per le vie di un parco pubblico - di sera per di più! - lo fai soprattutto perché sei in compagnia e armato di spray al peperoncino. O, perché no, di un dannato Revolver!
«Ancora mi chiedo cosa accidenti siamo venuti qui a fare...» biascicò ad un certo punto, cercando di tirarsi fuori autonomamente dalle sue mille congetture inutili senza capo né coda «Stavo benissimo a casa. E se proprio dobbiamo uscire perché non andiamo a bere?»
Non lo dava molto a vedere, ma Esra era un gran bevitore. Gli piaceva un mondo passare il tempo al pub, parlando con gli amici ed assaggiando liquori su liquori. Inoltre, da qualche tempo, il pub era diventato davvero il suo ritrovo preferito. Non era forse lì che aveva conosciuto Jensen?
Chiaro, non gli avrebbe mai detto neanche sotto tortura che era felice di averlo incontrato, anche perché non è che ricordasse poi molto del giorno in cui si erano conosciuti. Certo, le conseguenze di quell'intreccio di destini gli erano ben chiare perfino in questo momento, ma per quanto riguarda l'inizio di tutto...beh, c'era una sorta di buco nero nella sua memoria.
...e il fatto che Jensen stesso non dicesse niente, nascondendosi dietro al suo sorrisetto enigmatico, gli faceva desiderare di non ricordare MAI ciò che era accaduto.
«Almeno non fa caldo.»
No, non faceva caldo. Il tempo aveva tenuto per l'intera giornata, però ora, nonostante la calura del pomeriggio, c'era una deliziosa brezzolina.

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view post Posted on 29/7/2012, 23:42
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Jensen Sterling ✓

Angelo Nero | 29 anni | Neutrale

Dunque, per quale motivo Jensen era in un parco rigoglioso e dall'aria giocosa in cui di solito la mattina giocavano chissà quanti bambini mentre le madri si scambiavano consigli sulla lozione per il sederino del loro pargolo? Perché mai un Angelo Nero con una spiccata preferenza per le ore buie e il sesso avrebbe dovuto farsi un giretto in quel tranquillo luogo?
Beh, prima di tutto perché doveva portare quello sfaticato di Esra fuori da quel suo cesso di appartamento una volta per tutte e poi perché...beh, perché di si.
Non aveva bisogno di un motivo preciso, Jensen viveva alla giornata e faceva quello che gli pareva quando gli pareva. E quella sera aveva voglia di uscire con il suo piccolo Esra nel parco.
Lo guardò mentre incedeva elegante nel parco, con le mani infilate nei jeans neri e consunti. Era proprio carino, questo non si poteva negare. Con il suo cespuglio di capelli neri e quelle occhiaie perenni ispirava talmente tanta tenerezza che Jensen non poteva non desiderare di averlo tutto per sé. Ciò che provava non era amore, oh no, dovevano passare sopra il suo cadavere prima di convincerlo a provare una cosa del genere di nuovo, ma era come il suo cucciolo. Gli veniva voglia di coccolarlo, lo accontentava in tutto perché era troppo adorabile, ma guai chi glielo toccava.
Era una sua proprietà, lo era da quando l'aveva visto quella sera al pub e aveva deciso che se lo sarebbe portato a letto. Però sinceramente non si aspettava di sentirsi così attaccato a quell'uomo. Era proprio come un cucciolo: riusciva a conquistare anche i cuori più duri con i suoi occhioni dolci.
Jensen sorrise divertito a quel pensiero, prima di girarsi verso Esra per rispondere alla sua domanda:
«Siamo venuti qui perché ho voglia di farlo all'aperto. La cosa mi ispira»
Gli sorrise, tremendamente malizioso, prima di fermarsi e prenderlo per il bavero della giacca, tirandoselo vicino.
«E mi dispiace dirtelo ma proverai caldo molto presto»
Gli leccò piano il collo, facendo in modo che le sue dita gli sfiorassero il petto abbastanza da ottenere una qualche reazione. Oh, anche se Esra avesse negato, sapeva di piacergli. Sapeva che riusciva sempre a strappargli una qualche reazione.
Si allontanò repentino come si era avvicinato, mettendosi le mani dietro la testa e sorridendo con quel suo sorriso speciale ed ammagliatore che aveva solamente lui.
«Nah, sto scherzando. Anche se so che ti piacerebbe»
Ammiccò, regalandogli un altro sorriso che prometteva sesso e tanto altro mentre riprendeva a camminare come se niente fosse.

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view post Posted on 1/8/2012, 22:03
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Esra Moore ✓

Mutante | 26 anni | Neutrale | Scheduzza

Esra non disse niente quando lo sguardo del compagno gli si posò addosso, pieno solo dello stesso desiderio e della stessa lussuria che avevano spinto quell'Angelo Nero ad attaccarsi a lui come una cozza ormai da qualche mese. Sapeva che quando quello lo guardava così, o era perché aveva pensato a qualcosa di scabroso o perché semplicemente si divertiva a dargli sui nervi, tormentandolo con la sola consapevolezza di non avere scampo da quelli che erano i capricci più stupidi della storia.
Gli giravano le scatole per un qualsivoglia motivo? Allora costringerlo al muro e violarlo senza pietà, ignorando per di più i suoi continui dinieghi, era di norma.
Era felice e su di giri, e per questo voleva festeggiare? In quel caso bastava fare qualche moina e ingraziarselo con un pò d'alcool, assicurandosi così ben poca resistenza da parte sua.
In entrambi i casi si riduceva ad essere una sorta di pezzo di carne messo all'asta e comprato dall'offerente meno schizzinoso, ma più esigente di tutti.
Nell'attimo stesso in cui Jey gli si avvicinò a quel modo, leccandogli il collo e sfiorandogli il petto con la lascivia ad uscire da ogni suo poro, Esra seppe per certo che non ci sarebbe voluto poi molto affinché la loro serata tipo tornasse a vendicare il proprio spazio nella loro stramba storia d'amore.
Staccandosi a sua volta dal ragazzo biondo si scompigliò i capelli, sospirando quasi con un accenno di fatica. Storia d'amore? Poteva considerarla come tale anche quando lui era il primo a non sentirsi a proprio agio definendola così?
Forse sì, forse no.
Nessuno, fra loro due, poteva dirsi il tipo da legarsi per sempre - o comunque per un lasso di tempo abbastanza considerevole - a qualcuno.
«Mi piacerebbe che pensassi ad altro, oltre che al sesso.» disse ad un certo punto, ritornando a ficcare le mani nei meandri più profondi dei suoi pantaloni scuri.
Non si era ancora abituato all'idea di essere dell'altra sponda. Per anni aveva creduto di conoscersi e poi era bastata un'avventura di una notte per mandare tutto all'aria.
«Sei asfissiante.»
Gli veniva voglia di scappare. Di fuggire da qualcosa che, magari per il momento, era troppo grande per uno come lui.

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view post Posted on 6/8/2012, 16:25
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Jensen Sterling ✓

Angelo Nero | 29 anni | Neutrale

Oh poverino. Il suo piccolo Esra, con i suoi occhi da cucciolo bastonato e il suo broncio faceva proprio pena.
Per un attimo Jensen si pentì quasi di quel gesto dettato solamente dalla lussuria...per un attimo e basta, però. Non era tipo da pentirsi delle proprie azioni, soprattutto se queste azioni comprendevano il fare sesso o far arrabbiare il suo Esra. Lo divertiva troppo vederlo con quello sguardo indignato e ferito, come se leccargli il collo fosse il peggior torto che potesse fargli.
Era così carino con quelle reazioni così innocenti. Esra era il contrario di tutto ciò che era Jensen e per questo non poteva fare altro che esserne attratto. Era attratto dalla sua purezza, la stessa purezza che una volta possedeva lui. Forse dentro di lui voleva stargli vicino per poter riparare ai propri errori, per tentare di recuperare la sua anima innocente di una volta, ma per ora Jensen gli stava vicino solamente per vedere quanto ci avrebbe messo per sporcare la sua anima. Voleva solamente rovinarlo, portarlo nella dannazione insieme a lui, perché non poteva sopportare che qualcuno fosse così...così dolce.
Jensen avrebbe potuto fregarlo facilmente. Esra si era legato a lui senza chiedere niente, fidandosi e basta. Avrebbe potuto tradirlo senza nemmeno battere ciglia. Poteva spezzargli il cuore e lasciarlo a morire dentro come avevano fatto con lui.
Lo guardò per un attimo e poi sorrise, mettendogli il braccio intorno alle spalle.
«Ma come siamo delicati!»
Gli diede un bacino sulla guancia, un normale bacio senza nessun strano significato sessuale sotto per poi lasciarlo andare.
Non ci riusciva. Era una persona crudele, aveva fatto del male a tante di quelle persone che aveva perso il conto, ma per quanto lo pensasse, Jey non era in grado di fare del male proprio ad Esra, l'unico che nonostante il suo comportamento ancora non l'aveva mandato a quel paese, l'unico che ancora accettava di uscire con lui nonostante tutto ciò che gli facesse.
Jensen stava ancora male per l'antica ferita, questo era vero, ed era per questo che tendeva a lasciare e fare del male alle persone, ma la sola idea di vedere gli occhi sempre bassi e tristi di Esra ancora più tristi non gli permetteva di fargli nulla.

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view post Posted on 2/9/2012, 16:19
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Esra Moore ✓

Mutante | 26 anni | Neutrale | Scheduzza

Anche se non lo dava a vedere, Esra credeva di aver ben compreso le reali intenzioni dell'Angelo che gli stava or ora camminando accanto. Certo, si lasciava abbracciare, baciare e perfino possedere da lui, ignorando una vocina che dal profondo gli urlava semplicemente di mandarlo all'inferno, ma alla fine, essendo lui una persona molto attenta ed intelligente, non gli erano sfuggite certe sue espressioni, certe frasi lasciate in sospeso e certi sguardi intensi e carichi di significato. Jey lo stava in qualche modo usando, e se anche il motivo non gli era ancora ben chiaro, quella consapevolezza rimaneva. Era dunque anche per questo che lui non poteva e non voleva lasciarsi del tutto andare quando stavano insieme: se lo avesse fatto, nessuno lo avrebbe difeso dall'ennesima batosta emotiva che avrebbe guadagnato.
Perciò, zitto zitto e con lo sguardo basso, gli permise di baciarlo sulla guancia prima di allontanarsi e soppesare il tono della sua voce. Sembrava sereno, quasi rassegnato al momento, il che gli fece pensare che forse qualcosa si stava muovendo dentro di lui. Forse qualcosa stava cambiando.
«"Delicato" non è la parola giusta.» sentenziò, stringendosi nelle spalle «Mi sto solo preoccupando per me stesso, visto che nessuno ha mai avuto la decenza di farlo per me.»
Un pò stava mentendo. Suo padre, che Dio lo abbia in gloria, aveva sempre avuto un occhio di riguardo per lui, essendo il suo unico figlio. Lo aveva trattato bene, gli aveva fatto ogni genere di dono e, in ultimo ma non meno importante, gli aveva fatto dono di tutte le sue passioni. Doveva ringraziarlo.
«...allora, c'è un motivo per cui mi hai trascinato qui fuori o davvero siamo qui solo per dare sollievo alla tua dose di perversione? Guarda che io non sono interessato all'esibizionismo.»

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